La comunicazione nonviolenta (CNV), chiamata anche comunicazione empatica, comunicazione collaborativa o linguaggio giraffa, è un modello comunicativo basato sull'empatia. È stata ideata nel 1960 dallo psicologo statunitense Marshall Rosenberg, secondo il quale essa permette di evitare le frequenti incomprensioni che derivano da un comunicare approssimativo e di riuscire a creare contesti comunicativi win-win. È un modello diffuso in tutto il mondo dal centro per la comunicazione nonviolenta (The Center for Nonviolent Communication, CNVC)
La comunicazione nonviolenta si basa sull'idea che tutti gli esseri umani siano capaci di compassione. Qualora essi non riconoscano le strategie più efficaci per soddisfare i propri bisogni ricorrono alla violenza fisica o psicologica in modo automatico, per consuetudine culturale.
E' Marshal Rosenberg che ha sviluppato nel 1960 questo processo di Comunicazione: lo scopo è trovare maggiore autenticità nella comunicazione, una maggiore comprensione, connessioni più profonde e risoluzione dei conflitti.
Secondo Marshall Rosenberg il linguaggio e il modo in cui usiamo le parole hanno un ruolo cruciale nel riuscire a rimanere collegati empaticamente a noi stessi e agli altri.
La Comunicazione Nonviolenta si basa su tre aspetti:
Auto-empatia: l’ascolto di se stessi
Empatia: ascolto dell’altro
Auto-espressione onesta: esprimere autenticamente il proprio sentire e bisogni
E’ un processo di comunicazione formato in quattro tappe:
l’Osservazione dei fatti
Espressione dei sentimenti
Espressione dei bisogni
Richieste
Nel prossimo articolo vedremo come la CNV possa essere un'alternativa nella gestione dei conflitti.
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