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COMPETENZE: COSA SONO? (UNA PROSPETTIVA PEDAGOGICA MA NON SOLO)


“Non augurarti meno problemi, augurati maggiori competenze.” Non sbaglia Jim Rohn quando enuncia questa frase.

Infatti, nella prospettiva della psicologia positiva la felicità ed il benessere personale sono legati allo sviluppo delle potenzialità individuali. Sviluppare le proprie potenzialità significa costruire competenze.

Si sente spesso parlare di competenze: ma di cosa si tratta nel concreto?

In realtà, la definizione di competenza è una definizione attorno alla quale vi è ancora oggi un dibattito aperto.

Per semplificare, in questo articolo si prenderanno in considerazione le definizioni di competenza elaborate da Giuliana Sandrone in Dizionario di didattica. Concetti e dimensioni operative, nel 2013.

La prima definizione si riferisce ad un’accezione economico-professionale e recita:

“Competente è colui che manifesta un agire ritenuto esperto da altri esperti, in un determinato campo teorico o pratico-professionale.”

Da questa, si differenzia l’accezione legata ad un significato educativo-didattico:

“competente è colui che risolve al meglio un problema, un compito o un progetto, mobilitando tutte le componenti della persona, valorizzando le giuste collaborazioni con gli altri, tenendo conto della complessità teorica, tecnica e pratico morale della situazione nel contesto dato e, infine, del giudizio esperto di chi è già stato riconosciuto competente nello stesso campo d’azione”.

Successivamente, la stessa Giuliana Sandrone, in La competenza personale tra formazione e lavoro del 2018, intende la competenza come manifestazione dell’agire unitario proprio dell’uomo, quando in libertàe responsabilità opera “bene” nel mondo (quale che sia l’ambiente e i vincoli di contesto specifici) facendo sintesi di tutti gli apprendimenti realizzati (formali, non formali, informali…), della propria esperienza (unica, irripetibile, soggettiva e intrasmissibile), delle proprie singolari caratteristiche cognitive, affettive, fisiche e relazionali.

In questo senso, la competenza è assunta come concetto che attiene strettamente ad uno dei tratti costitutivi ed ontologici della persona: la libertà.

Essa garantisce all’agire competente la possibilità stessa di manifestarsi e, prima ancora, la potenzialità della sua stessa espressione. Solo in relazione a questa dimensione autentica della persona e del suo vivere sociale possiamo assumere la competenza come concetto centrale sia rispetto alla formazione sia rispetto al lavoro.

A livello economico e imprenditoriale, le competenze sono una risorsa organizzativa fondamentale, oltre che ingrediente principale del capitale umano d’impresa.

Esse sono legate al benessere della persona sia in una visione eudemonica che pone in relazione la felicità e la crescita personale, sia perché la persona competente farà meno fatica a svolgere i propri compiti e a trarne soddisfazione.

Secondo Marx, il lavoro privo di competenza, non qualificato è una delle più spaventose forme di alienazione.

Non a caso uno dei più generali obiettivi educativi nel mondo di oggi è quello indicato dall’OCSE: trasformare le informazioni in conoscenze attivando competenze. Secondo l’OCSE la competenza è ciò che, in un dato contesto, si sa fare (abilità), sulla base di un sapere (conoscenza) per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre nuove conoscenze.

Già da alcuni anni è in corso, inoltre, a livello europeo, una profonda discussione sul tema delle competenze che gli individui devono acquisire per garantirsi il pieno sviluppo. Si tratta di un tema cardine, con implicazioni a cascata che investono i temi della formazione, dell'istruzione e dell'orientamento al lavoro e al benessere sociale. Il risultato di questo percorso è stata l'elaborazione delle 8 competenze chiave europee, che gli Stati Membri dell'Unione Europea sono chiamati a recepire, facilitandone l'acquisizione da parte di tutti i cittadini. Il testo di riferimento che le cristallizza e definisce è la Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente (con il suo Allegato Quadro di riferimento europeo), approvata dal Parlamento Europeo il 22 maggio del 2018.

La Raccomandazione procede all'individuazione delle competenze chiave europee, che risultano essere 8, non ordinate gerarchicamente ma da considerarsi tutte di pari importanza:

  • competenza alfabetica funzionale;

  • competenza multilinguistica;

  • competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;

  • competenza digitale;

  • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;

  • competenza sociale e civica in materia di cittadinanza;

  • competenza imprenditoriale;

  • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.


Abbiamo visto alcune delle diverse prospettive sul tema delle competenze.

Continuerò a parlarne nei prossimi articoli: se vi interessa l’argomento continuate a seguirmi!

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