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LA CONNOTAZIONE POSITIVA DELL'ERRORE

Ti auguro di commettere ogni giorno un errore diverso: è così che si migliora.

"Nessuno può evitare di fare errori: la grande cosa è imparare da essi", disse Karl Popper.

Anche un noto detto recita "sbagliando si impara" ed effettivamente l'errore può essere trasformato in un momento di apprendimento e di crescita se vissuto correttamente.

Se oggi ciò può sembrarci quasi scontato, o comunque non una novità, dobbiamo sapere che non sempre è stato così. Infatti, la pedagogia dell'errore ha origini piuttosto recenti.

E' infatti solo dopo la metà del secolo scorso che l'errore inizia ad assumere anche una connotazione positiva.

Ciò avviene grazie a Popper e alla rilettura che esso offre di Perkinson e del suo testo The possibilities of error (1971). Da qui nasce il pensiero di prendere in considerazione la possibilità di inserire l’errore nella didattica a scuola come materia viva nel processo di apprendimento.

Popper propone un modello, un approccio critico dove l’errore diventa protagonista nel percorso di costruzione della conoscenza.

Freuerstein, in seguito, dedica alcune pagine del Programma di arricchimento strutturale agli errori, proprio per sottolineare la loro funzione come fonte di pensiero critico consapevole.

Egli infatti sostiene che “per mezzo dell’identificazione degli errori e della loro causa, l’allievo apprende strategie fondamentali di analisi critica

Dopo aver svolto le pagine del PAS, il soggetto è partecipe della considerazione che l’errore non è da considerare negativo: conoscerlo ci aiuta a stare più attenti nelle attività che ci mettono in difficoltà.

Saper di poter sbagliare aiuta il soggetto a non temere il giudizio perché consapevole dal fatto che attraverso di esso la conoscenza aumenta.

La persona ha dimestichezza con l’errore, sia nel commetterlo che nel correggerlo, e osserva il suo simile che si trova nelle stesse condizioni, si sente vicino a lui e legato per qualcosa che fa parte della natura e della formazione.




Nella logica della pedagogia dell'errore l’attenzione è tutta spostata sui processi di apprendimento che l’alunno attiva, sui suoi sforzi, sulle sue difficoltà e sui suoi errori.

La sottolineatura dell’errore è di tipo positivo: l’insegnante supporta l’alunno nella riflessione su ciò che sta avvenando nella sua mente mentre sta imparando.

La pedagogia dell’errore si realizza su due aspetti:

  • Portare l’alunno alla riflessione sul suo apprendere e aiutarlo a controllare in modo positivo i suoi sforzi, le sue insicurezze e i suoi insuccessi;

  • · Anche l’insegnante/formatore si mette in discussione sui processi di insegnamento-apprendimento che attiva.

In questo modo l'errore non è più drammatico e scandaloso ma solo un un passaggio del processo formativo. Il focus non sarà più solo sull'obiettivo finale, ma verranno presi in considerazione anche i processi messi in atto per poter giungere all'apprendimento corretto.

Vivere in situazioni in cui è possibile sperimentare senza alcun timore del giudizio da la possibilità di mettersi in gioco, di liberare la propria creatività e di apprendere serenamente.


E' da prendere in considerazione che l'apprendimento si consolida quando non si compiono errori: la gratificazione di aver "fatto giusto" agisce come rinforzo sulla persona.

La pedagogia dell'errore è però utile per ricordare che lo sbaglio può diventare fonte di riflessione critica: è in questo modo che diventa utile all'apprendimento e alla crescita personale.


Importante, oltre all'analisi critica dell'errore, è sviluppare la capacità di resilienza e di perseveranza nonostante gli insuccessi.

Spesso le persone che ce la fanno sono coloro che non si sono arrese, che hanno creduto di poter arrivare al successo e analizzando ciò che non è andato bene sono riuscite a migliorare.

E' importante imparare ad accettare il fallimento come uno dei possibili risultati che seguono un tentativo. E il tentativo è già qualcosa perché significa che stai agendo per cercare di cambiare la realtà.


Per lavorare su questo aspetto di consiglio il seguente corso di formazione:


E tu? sei pronto per trasformare i tuoi errori in occasioni per migliorare?


Se hai bisogno di ulteriori consigli non esitare a contattarmi: sarò felice di approfondire l'argomento!


Al prossimo post!

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